Viaggiare è essere sempre dall’altra parte
Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte … La verità non risiede in interiore nomine, nell’asfittica autarchia dell’interiorità, bensì nel confronto di quest’ultima con gli altri, con le cose, i colori, gli odori, i fatti, i cibi, le funzioni fisiologiche, il sudore, i calli delle mani … L’interiorità solitaria perde facilmente la nozione del bene e del male, come nei sogni, in cui si può fare qualsiasi cosa senza ritenersi colpevoli. (Claudio Magris, L’infinito Viaggiare, Mondadori 2005)