Senza maschere
23 maggio 2024
Oggi il vangelo ci interpella sulla nostra capacità di autenticità, di essere noi stessi, senza maschere di fronte ai nostri fratelli o sorelle, o di fronte al Signore.
Oggi il vangelo ci interpella sulla nostra capacità di autenticità, di essere noi stessi, senza maschere di fronte ai nostri fratelli o sorelle, o di fronte al Signore.
Un comportamento che ancora ci sorprende, quello del padrone della parabola, nonostante abbiamo ascoltato tante volte questo testo. Ci sorprende perché fatichiamo a non focalizzarci solo sull’agire del padrone, un padrone come non ci è dato di conoscerne molti: con gli uni contratta l’entità della paga, ad altri assicura unilateralmente un compenso equo, agli ultimi offre la dignità del lavoro.
La struttura che accomuna i “terrestri-debitori” di ogni tempo e luogo è quella della violenza: “afferrare”, “soffocare” (cf. Mt 18,28) “uccidere” (cf. Gen 4,8) l’altro e l’alterità soprattutto se l’altro, chiunque esso sia, “vuole regolare i conti”. (cf. Mt 18,23)
Un cercatore di tesori e un mercante di perle: a prima vista due immagini diverse per uno stesso messaggio. Forse però non è così. Forse le due parabole non sono semplicemente un doppione, ma il dittico che rappresenta un incontro.