Cronaca Assisi 2024
Un altro anno è passato e possiamo proprio dire che il Signore ci ha accompagnato, ci è stato vicino e ha arricchito dei suoi doni tutto questo tempo.
A iniziare dalla vita fraterna, ormai con un nucleo stabile da due anni in cui sperimentiamo come le nostre diversità che si compaginano con semplicità e naturalezza nel portare avanti il quotidiano impegno alla preghiera, il lavoro, l’accoglienza.
In varie occasioni abbiamo condiviso momenti fraterni e di preghiera con le realtà attorno a noi. Una giornata con gli ospiti di Casa Regina della Pace, una comunità che accoglie persone con differenti difficoltà offrendo una casa, un lavoro, una presenza amica e che è confinante con la nostra vigna. Una visita a San Damiano insieme al guardiano, fr. Mauro e diverse occasioni di scambio con i frati del convento a due passi da San Masseo. Le occasioni di incontro e preghiera promosse dalla commissione per l’ecumenismo e per lo Spirito di Assisi: la settimana di preghiera per l’unità, un convegno a memoria del viaggio di papa Francesco in Iraq, la giornata “della Terra” il 22 aprile, la giornata del creato il 1° settembre a Gualdo Tadino. E poi alcuni momenti condivisi con gli amici della Pro Civitate Christiana, in particolare il pomeriggio del 24 giugno un’occasione di memoria e ricordo degli inizi di questa realtà così importante, con una visita guidata alla loro bellissima galleria d’arte. Infine una giornata fraterna trascorsa con Moreno nel suo eremo di Tredozio, messo a dura prova da alluvione e terremoto lo scorso.
Anche l’ospitalità nella sua multiformità è stata impegnativa ma anche fruttuosa per gli incontri e le occasioni di scambio. Nel corso dell’anno abbiamo ripreso a organizzare corsi di esercizi e un corso biblico estivo. I ritiri di quaresima e avvento sono stati predicati da fr. Guido e sr. Lisa, mentre il 23 giugno abbiamo ascoltato lo storico Elvio Lunghi e la domenica 20 ottobre la pastora Lidia Maggi. E poi particolarmente numerosa la presenza di gruppi di giovani (studenti di Santa Maria Capua Vetere, parrocchia di Savona, studenti del Liceo Montini di Milano, parrocchia di Maruggio vicino a Taranto) e di scout, dalla Francia e dall’Italia, che ci hanno dato una grossa mano nell’intenso lavoro estivo che richiede la campagna. Rimangono importanti e varie le visite di gruppi stranieri (Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera, Svezia) che sostano per qualche ora per conoscere la nostra realtà e vivere un momento di preghiera nella Cripta. Che spesso è luogo di ritiro, silenzioso e inosservato, di tanti singoli, soprattutto frati e suore “francescani” che si ritagliano brevi tempi di pausa dai loro servizi. Ancora è stato con noi un gruppo di pratica yoga con Alvise Vianello di Venezia-Barcellona e a novembre scorso don Luigi Verdi della Fraternità di Romena ha guidato una veglia sul tema “La bellezza ferita” insieme a più di cento persone. Infine da non dimenticare il passaggio di pellegrini e persone “in viaggio” che sostano tra noi cercando riposo, silenzio, ascolto.
Per l’attività lavorativa la campagna è stata quest’anno molto generosa, ricambiando i nostri sforzi per curare vigna, oliveto e orto. Abbiamo raccolto più di 100 quintali di uva e quasi 75 quintali di olive. E’ continuato l’impegno a una gestione sostenibile delle varie coltivazioni, facendo attenzione alla fase di potatura, di arricchimento del terreno con materia organica (letame o sfalci di erba) e di gestione con prodotti biologici delle problematiche legate alle possibili “malattie” delle piantagioni. Quest’anno siamo riusciti e condurre l’oliveto in maniera “biologica” e c’è l’intenzione di procedere verso il riconoscimento del nostro olio come prodotto biologico. Per la parte vinicola abbiamo prodotto un migliaio di bottiglie di un passito bianco proveniente dalla vendemmia tardiva di una parte del vigneto, denominato Doron e anche un vino da Messa, chiamato Kalos, utilizzando uva bianca e rossa. Permane lo sforzo di diversificare i prodotti.
Nel lavoro concreto il nostro ringraziamento a tutti coloro che, a cominciare dai vicini, ci aiutano, spesso in maniera inaspettata. Il lavoro diviene così momento di comunione e di arricchimento reciproco che aggiunge soddisfazione ai risultati concreti di olive, uva, ortaggi e frutta.