Cronaca Civitella 2024

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L’anno appena trascorso è stato segnato da due momenti particolarmente intensi per la vita comunitaria a Civitella: come già annunciato nella scorsa Lettera agli amici, il 27 febbraio la nostra Madre Francesca, “sazia di giorni” al termine di una lunga vita, ha vissuto la sua Pasqua, accompagnata da tutta la comunità. Monaca sapiente, lucida e vivace fino alla fine, ha saputo animare, per tanti anni anche come badessa, la vita fraterna delle sorelle benedettine con affetto e umorismo, qualità che anche noi sorelle di Bose abbiamo potuto ben apprezzare. Ha vissuto in pienezza e con gioia tutta la sua vita, nella preghiera, nell’ascolto della Parola, nell’accoglienza di tutti. Un esempio e un incoraggiamento per tutta la comunità.

Il secondo evento che ha segnato la vita fraterna è stata l’approvazione a fine maggio da parte del Dicastero per la vita religiosa della “affiliazione” chiesta dalle sorelle benedettine di Santa Scolastica qui a Civitella al monastero di Bose. Un passo importante, che ci incoraggia a continuare in questo nostro cammino assieme e ci conferma nel bonum che stiamo vivendo. Per l’occasione le sorelle tutte sono salite per qualche giorno a Bose a festeggiare con i fratelli e le sorelle di lì, e ringraziare insieme il Signore.

Altro momento significativo è stato un vespro di preghiera durante la settimana per l’unità dei cristiani a gennaio, che ha visto la partecipazione di alcuni preti e fedeli ortodossi dei paesi limitrofi e della piccola comunità monastica di p. Stefan a Rignano Flaminio, che abbiamo poi visitato più volte durante l’anno. Pregare insieme è stata l’occasione per rinsaldare i rapporti e gli scambi reciproci. Più in generale abbiamo cercato di curare l’aspetto ecumenico della nostra vita anche grazie al viaggio fatto da due sorelle in Romania – di cui vi diamo conto altrove - e alla disponibilità offerta alla diocesi di far parte della commissione per il dialogo ecumenico e interreligioso. Con gioia poi abbiamo ospitato alcune monache ortodosse del monastero di Buciumeni in Romania, giunte in Italia per un pellegrinaggio a Bari e Roma.

In estate sono state con noi per una settimana di ritiro spirituale alcune suore cinesi di congregazioni diocesane locali, in Italia per studio: ci hanno portato la loro vivacità e la curiosità per la liturgia e alcuni aspetti della nostra vita. E bella presenza sono state anche le sorelle di diversi Monasteri benedettini della Federazione Picena venute alcune per seguire un corso biblico e altre per una settimana di formazione.

Momento particolarmente bello e intenso il weekend interreligioso, quest’anno dedicato all’approfondimento della fede islamica, grazie alla presenza di alcuni fratelli e sorelle della Coreis (Comunità religiosa islamica italiana) insieme all’imam Yahya Pallavicini.

Non sono mancate nemmeno braccia volonterose, che ci hanno aiutato nei lavori in campagna e nei grandi riordini di cui la nostra casa ha periodicamente bisogno: il nostro grazie in particolare va ai gruppi scout che sono stati con noi in estate, e ad alcune ragazze provenienti da Ungheria e Francia che hanno condiviso con noi lavoro e preghiera, in vero spirito benedettino “ora et labora”.

Con gioia poi abbiamo ricevuto la visita fraterna di p. Matteo Ferrari, priore generale dei camaldolesi, di p. Luca Fallica, abate di Montecassino e del vescovo di Udine, + Riccardo Lamba, amico di lunga data della comunità. Un grazie particolare va a p. Adalberto Piovano, del monastero benedettino di Dumenza, e a sr. Pierrette della comunità di Grandchamp che ci hanno visitati a novembre. E non sono mancati gli scambi con sorelle e fratelli di Bose e delle fraternità di Assisi e Ostuni: sempre gradita presenza e occasione di rinsaldare la comunione.

Per il resto la quotidianità della comunità si è svolta nello sforzo di prenderci cura della nostra vita fraterna ritrovandoci regolarmente per un confronto attorno alla Parola e riorganizzando alcuni ambienti di casa per renderli più funzionali alla nostra vita oggi!

E ringraziamo il Signore che assieme a tutto questo ci ha donato anche un abbondante raccolto dall’orto e dall’uliveto.