Più forte della morte è il Signore della vita
21 aprile 2025
Mentre risuonano ancora nel nostro cuore le parole degli angeli alle donne accorse al sepolcro “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”, apprendiamo la notizia della Pasqua di papa Francesco da questo mondo al Padre. Aveva iniziato il suo ministero petrino presentandosi come Vescovo di Roma e come Vescovo di Roma lo ha concluso, con la benedizione “urbi et orbi”, alla città e al mondo. I fratelli e le sorelle di Bose rendono grazie al Signore per il dono che papa Francesco è stato per la Chiesa “una, santa, cattolica e apostolica”, la Chiesa confessata da tutti i discepoli di Cristo che proprio ieri hanno celebrato alla stessa data la resurrezione del loro unico Signore. E rendono grazie per quello che il Signore ha operato tramite papa Francesco per il bene dell’umanità, per la pace e la giustizia in tutto il mondo, per il rispetto della dignità di ogni essere umano. I fratelli e le sorelle di Bose affidano al Signore della Vita il suo servo Francesco, che per loro è stato anche pastore sollecito fin dai primi tempi del suo ministero petrino e li ha riconfermati nella fede e nel cammino monastico. In quest’ora segnata dalla morte, ripetiamo con ancora più forza l’annuncio pasquale: “Cristo è risorto! È veramente risorto!”. E la morte è stata sconfitta: “Dov’è, o morte, la tua vittoria?”. Più forte della morte è il Signore della vita, di cui papa Francesco è stato fedele servitore fino all’ultimo respiro.