In questa rubrica giornaliera vi proponiamo la meditazione del Vangelo del giorno preparata da un fratello o una sorella di Bose. Il nostro desiderio è di spezzare il pane quotidiano della parola di Dio, condividendo la lectio divina fatta nella solitudine della cella monastica. Per tutti il fine è quello indicato da Ignazio d’Antiochia, “rifugiarmi nel Vangelo come nella carne di Gesù” (Lettera ai Filadelfiesi).

Le pericopi del vangelo seguono il lezionario proprio del nostro monastero.

"E Cristo ti illuminerà"

Leggi tutto:

23 settembre 2024

Siamo subito dopo la parabola del seminatore, che è il contesto cui si riferiscono questi pochi versetti. Meglio dunque riprendere la parabola e la spiegazione del suo significato che Gesù stesso ha dato. Il suo insegnamento riguarda due situazioni in cui tutti ci ritroviamo e partecipiamo in momenti diversi: quando il seme viene gettato e quando viene ricevuto. Narrando poi la vicenda del seme prima di quella dei terreni, Gesù dosa in modo diverso una rassicurante consolazione e un avvertimento responsabilizzante.

Continua la lettura

La buona notizia del regno di Dio

Leggi tutto: La buona notizia del regno di Dio

20 settembre 2024

Gesù annunciava la buona notizia del regno di Dio (v. 1). Gesù non annunciava sé stesso, ma annunciava il regno di Dio, e lo annunciava come buona notizia. Ci crediamo oggi? Molti sono i passi nei vangeli in cui la felicità dell’uomo oggi è posta in relazione al regno di Dio, ma in questo nostro tempo queste parole forse sembrano strane, suonano quasi fuori luogo, per non dire incomprensibili. Molte sono le dinamiche che si incrociano intorno a questa parola del Regno: è futuro o presente? O entrambi? Vi entreranno solo alcuni o tutti? Coincide con una forma storicamente data o è indipendente da essa? È una realtà che il credente può contribuire a realizzare o è puro dono di Dio? E in quale rapporto esso sta con la realtà storica della chiesa? Coincide con essa o la sovrasta? E in quale relazione la realtà del regno di Dio sta con il dono dello Spirito santo? E con la persona di Gesù?

Continua la lettura

Accogliere o rifiutare la salvezza

Leggi tutto: Accogliere o rifiutare la salvezza

19 settembre 2024

Poche righe prima del testo di oggi Gesù dice che lo si descrive come “un mangione e beone, amico di pubblicani e prostitute” (Lc 7,34). Il brano di oggi sembra essere la conferma di questa affermazione. Gesù è a tavola e si lascia toccare da una donna che il suo ospite definisce “una peccatrice”. Se ci mettiamo dallo stesso punto di vista di Simone non possiamo fare altro che confermare questa ipotesi. 

Continua la lettura

“Risuscita!”

Leggi tutto: “Risuscita!”

17 settembre 2024

Precedentemente Gesù si era meravigliato della fede di un centurione pagano (cf. Lc 7, 9). Fede umile e grande, perché credeva fortemente che la Parola di Gesù avrebbe fatto quello che diceva. Infatti, l’uomo dell’esercito romano disse a Gesù, chiamandolo Signore: “Non disturbarti! Ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito” (v. 6 e 7).

Continua la lettura

Timore di Dio

Leggi tutto: Timore di Dio

16 settembre 2024

Leggendo uno dei primi tre vangeli − avendo in mano una sinossi che li possa confrontare − le più importanti osservazioni che possiamo fare nascono proprio da questo semplice confronto. La cosiddetta “questione sinottica” è stata molto complicata dagli esegeti con il ricorso a una cosiddetta fonte (Q), che è puramente ipotetica, ma in realtà non è un problema, perché la soluzione è molto semplice: Matteo riscrive Marco, e Luca dipende da entrambi. 

Continua la lettura

Il compimento dell’amore

Leggi tutto: Il compimento dell’amore

14 settembre 2024

Oggi la chiesa universale celebra la festa l'esaltazione della croce. Festa che non vuole esaltare l’atrocità di uno strumento di tortura, ma che celebra la vittoria che su di essa si è compiuta: la vittoria del bene sul male, la vittoria dell’amore vissuto fino alla fine. Fine che viene visto non come “la” fine ma come “il” fine, cioè il compimento della vita terrena di Gesù, compimento che anche le nostre vite sono chiamate a raggiungere.

Continua la lettura

Prepararci

Leggi tutto: Prepararci

13 settembre 2024

La questione non è tanto di chiedersi: “Sono forse anch’io cieca?” Perché lo siamo tutte e tutti, infatti “Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti” (1Cor 1,27), come sta scritto nel primo testamento: Dio ha scelto il più piccolo dei popoli (cf. Dt 7,7), per l’unico motivo del suo amore gratuito come per noi è la sua misericordia, ci dice Luca.

Continua la lettura

La misura della gratitudine

Leggi tutto: La misura della gratitudine

12 settembre 2024

Gesù ha appena alzato gli occhi e pronunciato le beatitudini e i “guai”, avvertimenti accorati verso i suoi discepoli. Ora sembra che il suo parlare prosegua sempre guardando al fine di una vita piena, bella, beata. Una vita secondo il desiderio di Dio per noi, un Dio che ci è Padre e non può che volere il bene per noi. Un Padre misericordioso, viscerale come una madre.

Continua la lettura

Beati siete voi!

Leggi tutto: Beati siete voi!

11 settembre 2024

L’ascoltare, il vedere, il darsi pensiero da parte di Dio si sono fatti gesti, parole, sentimenti in Gesù. Egli annuncia che il tempo messianico in cui Dio si sarebbe preso cura dei poveri, degli affamati, dei perseguitati è qui presente ed è motivo di consolazione per chi vive nell’afflizione e nella ristrettezza. È l’annuncio gioioso del regno di Dio in mezzo a noi che Gesù fa ai discepoli e alle folle, dichiarando pubblicamente beati uomini e donne che vivono determinate situazioni e assumono atteggiamenti tali da rendere pieno di senso il loro cammino umano sulla terra.

Continua la lettura

Una forza che salva

Leggi tutto: Una forza che salva

10 settembre 2024

Questi versetti precedono le beatitudini che Gesù annuncia subito dopo. Sono come due momenti di preparazione a delle parole importanti che Gesù dona ai suoi discepoli, beati voi e guai a voi. Parole che capovolgono la logica che si vive nel mondo: chi piange riderà, chi ha fame sarà saziato, e viceversa, fino al comando più esigente, “amate i vostri nemici” (Lc 6,27).

Continua la lettura

L’urgenza del tempo messianico

Leggi tutto: L’urgenza del tempo messianico

7 settembre 2024

Questo episodio è riportato nei vangeli di Marco, Matteo e Luca in modo simile, con qualche variante. Di per sé l’azione è lecita (cf. Dt 23,26). Ma la cosa avviene di sabato e sorge dunque la questione se questa azione infranga il precetto del riposo nel settimo giorno (cf. Es 20,10; 31,14-15; Lv 23,3; Dt 5,14). La Scrittura non precisa cosa debba essere considerato lavoro. I vangeli ci attestano che questa era una questione dibattuta ai tempi di Gesù. La tradizione farisaica, che risale solo ai secoli successivi, annovera tra le azioni proibite di sabato seminare, mietere, sgranare il grano (cf. Mishnah, Shabbat 7.2), ma testimonia anche che salvare una vita prevale sul sabato e che l’offerta dei sacrifici non veniva interrotta, perché la santità del tempio superava quella del settimo giorno (Mekhilta r. Ishmael, Shabbat 1). Questi due principi sembrano sottintesi nel nostro testo.

Continua la lettura

La novità sempre da accogliere

Leggi tutto: La novità sempre da accogliere

6 settembre 2024

Per cercare di comprendere questo brano è bene dare un po’ di luce al contesto. Ci troviamo nella casa di Levi mentre è in atto un banchetto che egli ha organizzato per la gioia di aver ricevuto da Gesù l’invito a seguirlo, per essersi reso conto di essere stato “riconosciuto” da qualcuno che gli permette di recuperare così la sua dignità (di figlio). Si può comprendere allora il suo entusiasmo, la sua gioia e il desiderio di condividerla con amici e conoscenti. 

Continua la lettura